22 agosto 2012

A un sigaro dalla felicità


Chi fuma un sigaro, pensa cent'anni.
(incipit)
Dietro un grande sigaro
c'è sempre un grande fumo
Chi fuma un sigaro, sputa cent'anni.
(variante incipit)
Il sigaro è composto di antimateria.
Esso punge anche senza toccare.

Il sigaro brucia i guadagni,
manda in fumo le storie
e lascia sempre l'amaro in bocca.
(da "Boccata numero zero")

Il sigaro è uno strumento per uomini duri.
Nessun altro resiste al suo fumo.

Il sigaro è uno strumento per uomini soli.
(conseguenza della precedente)
Un sigaro è per sempre,
se non lo accendi.
Non c'è peggior fumatore
di chi non ha mai fumato.


5 commenti:

avvelenato ha detto...

Ahahaha, assolutamente pilloline come perlina di una collana, praline Sammontana..

rossibenedetto ha detto...

eheheh... devo dire che gli ultimi due adagi non sono affatto malaccio, vecchio mio, potrei anche fare opera di copia e incolla dove sai tu, prima o poi. del resto, anche quando si fuma, le ultime tirate sono quasi sempre le migliori (se sei ancora in sentimenti, naturalmente).

Annalisa ha detto...

Ma io voglio sapere da dove viene la foto :-)

(ma hai notato mai la pazzia dei nuovi captcha? Ci sono i numeri fotografati per strada sulle porte delle case; ora capisco perché la mia postina matta sbaglia sempre a consegnare la posta...)

Bongio ha detto...

Direttamente da Trieste: molo "Audace". E come soggetto si è gentilmente prestato il signor "avvelenato", chiedendo in cambio di farsi accendere il sigaro dal sottoscritto (con pessimi risultati, fra l'altro).

Annalisa ha detto...

Trieste? Bellissima piazza :-)
E bella foto, sì, sì, mi piace molto, nonostante l'accensione del sigaro :-)

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