16 dicembre 2011

Una parola, anzi due


Una volta mi fu chiesto di cercare. Una volta mi fu chiesto di scegliere. Una volta mi fu chiesto di pensare a una parola. Una sola parola, fra tutte quelle inventate, che rappresentasse un'eredità. Un'impronta da lanciare nello spazio come l'uomo di Leonardo.

Grazie significa: ho chiesto aiuto.
Grazie significa: ero caduto.
Grazie è un abbraccio sincero.
Grazie è crescere davvero.

Scusa è il sangue di chi ho ferito.
Scusa è la calma dopo la tempesta.
Scusa è il mio orgoglio dipartito.
Scusa è un chiodo nella testa.

10 commenti:

signorinafantasia ha detto...

non che sia brutto, eh, però mi ricorda un po' troppo i tempi del catechismo all'oratorio... no? ;)

Bongio ha detto...

Ahahah!! Hai ragione, cavoli.. E vabbè dai, credo sia comunque importante impegnarsi a dare sempre risposte non banali, indipendentemente dalle domande. Riuscirci o no è questione di esperienza e.. un po' di fortuna :-P

Annalisa ha detto...

Così mi costringi a pensare a quale sarebbe invece la mia parola.

Bongio ha detto...

Beh, volendo è pure anche un po' questo lo scopo. Sono apertissimo a ogni proposta.

il Gilo ha detto...

Ma invece quella parola là, sai quella di 4 lettere, sì, esatto, proprio quella, ecco, quella è troppo banale, no? (no, così, giusto per togliere un po' di poeticità all'insieme...) ;)

Bongio ha detto...

Orca vacca! Ora ho capito quali sono le quattro letterine magiche che dice Pezzali!! :-P

la povna ha detto...

OT: ma forse OT gli auguri (anche ritardatari) non lo sono mai?!

Bongio ha detto...

Gli auguri non sono mai OT. Tanti auguri anche a te!

Annalisa ha detto...

E buon anno :-)

'povna ha detto...

E allora rincaro anche io, come Annalida, con il Buon anno! Per un 2012 scintillante, sì sì!

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