29 settembre 2010

Fragili spirali

(ché siamo tutti chioccioline in viaggio)


Pensavo alle lumachine di città. Pensavo a quanto deve essere strano fuggire dai giardini nella pioggia. A vivere in una casa senza mutui quando si ha un cuore a orologeria, quando i muscoli si sciolgono all'umido e cementificano al sole. A risvegliarsi e aver voglia di una gita, magari di quelle da marciapiede o da deserto di catrame. Di partire per un lungo viaggio, e accorgersi in mezzo all'oceano che non c'è abbastanza carburante (ché chi meno ardisce farà ritorno, dove i giganti non osano e i tosaerba tacciono, ora che è autunno). Mi chiedo se tra milioni di anni avremo lumachine speedy, ora che quelle lente finiscono intirizzite sui piazzali, a sperare nella scarsità della mira o nell'umana benevolenza. Mi domando se al risveglio si chiederanno quanto sono state stupide, o magari solo indovineranno quali rischi hanno corso.

Non so se sia avventura, o fame, o conoscenza, a spingere le lumache nei loro viaggi. Non ho mai avuto troppa costanza a osservare i loro percorsi, calcolarne le traiettorie, o semplicemente cercare un'enciclopedia che ne trattasse. Resto come i primi scienziati, a incantarmi per qualcosa che vedo, e rattoppare il restante con la fantasia. Ad arrangiarmi per quanto possibile a fare il trampoliere fra migliaia di minuscoli, fragilissimi ostacoli nel percorso di ogni giorno, nella speranza che questi, un giorno, raggiungano ciò che da sempre hanno desiderato. Qualunque cosa sia.

4 commenti:

LGO ha detto...

Ma la foto è tua? E' bella!!
Mi commuove il contrasto tra la chiocciola, quasi trasparente, e quella mela liscia e pesante, che secondo me è proprio sul punto di cadere, dimostrando una volta ancora cosa vuol dire avere massa.

Bongio ha detto...

Magari fossi così bravo! Avrei voluto fotografare una chiocciolina nel cortile della mia ditta, una di quelle che avevano ispirato il racconto. Ma purtroppo era uscito il sole, e le sopravvissute erano già fuggite nel campo. Così ho cercato una foto in flickr. Ho faticato per trovarne una che fosse carina e al contempo senza restrizioni sul copyright, ma alla fine ce l'ho fatta.

Davvero interessante quella cosa sulla gravità della mela, confesso di non averci proprio pensato. Un'osservazione che regala tridimensionalità al post, grazie :)

avvelenato82 ha detto...

Bellissima foto, in effetti! Io manco saprei come verificare su Flickr che non abbiano implicazioni di copyright. E bel post filosofal-nostaglico!

Annalisa ha detto...

E' una foto profumata di mela.
E credo che le chioccioline vadano ignare. Dove ciò significa una sorta di beatitudine che non elimina il desiderio, ma ne fa qualcosa di talmente naturale da lasciare che il tempo passi senza disperazioni.

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