18 luglio 2010

L'onore della vita

(proiezione nel futuro remoto)
Pensavo a quella scena. Quella quando i soldati suonano, e Ollio canta. Deve essere quella, quando alla fine lui e Stanlio scappano con l'aereo, e precipitano, e Ollio rinasce cavallo.

Morto Stanlio, morto Ollio. E morto pure Sordi, poveretto, che li doppiava così bene.

Penso a quel giorno in cui le pagine da sfogliare saranno poche, e il fare ci sarà negato non più per volontà, ma per possibilità. Penso alle cose per cui verremo ricordati, e a quanta convinzione avremo messo in ogni nostra azione. A come avremo parlato, riso, amato. A quando semmai quel bilancio ci parrà buono, e potremo finalmente dirci che è stato bello aver vissuto.

5 commenti:

Annalisa ha detto...

Dipende dai giorni, il dirsi che il bilancio è stato buono o cattivo. Dovremmo esser così gentili con noi stessi da ricordare che, in certi momenti, questo bilancio ci è sembrato buono e dimenticare che, in altri, abbiamo avuto grossi dubbi.
E pensare che, forse, a Stanlio quella scena era sembrata poco soddisfacente. E invece.

Bongio ha detto...

Non ci avevo pensato. Verrebbe da augurarsi di essere in giornata, per certe considerazioni. O di guardare la vita da così lontano da non distinguere più le luci e le ombre. Terribilmente d'accordo anche su Stanlio (e pensare che Dante avrebbe bruciato la Divina Commedia, divini lumi!)

Single a trent'anni ha detto...

Alla fine l'unica cosa che rimarrà di noi sarà l'amore che avremo dato, senza chiedere niente in cambio.

sa30a

Bongio ha detto...

Sarebbe bello se fosse così. Trovo sempre una delicatezza inconfondibile nelle tue osservazioni. Pare davvero sorprendente che le donne ancora abbiano fatto ancora così poco per cambiare il tuo nickname.

Single a trent'anni ha detto...

Grazie mille delle parole carinissime, Bongio. Il genere femminile, bontà sua, non la pensa come te... e se ti vai a spulciare un paio di post in cui sono stato coperto d'insulti ne hai la controprova.

Per il resto, parlo per esperienza personale: le persone che ho perso e di cui conservo un ricordo migliore sono state quelle capaci di amore e di dolcezza. E purtroppo iniziano ad esser tantine...

sa30a

Posta un commento