30 maggio 2010

Novantanove percento

(Foto scattata da me)

Ma come faranno i papaveri, e le mammole e i trifogli? Dove troveranno la gioia in un marciapiede, o la speranza in una strada? In quei campi per pochi, battuti e bruciati; in distese d'asfalto e di calce e bitume? Chi lo dice, alle crepe, di essere madri e crescere le piante, di lasciarsi squarciare e morir per la vita? (ci pensate, che bello?). E il vento soffia, la pioggia cade. La luce rinasce qui e là, dappertutto. Dove serve, dappertutto. E che rosso e che giallo, e che verde nel grigio! E nessuno che irriga, e nessuno concima.

Novantanove percento. Anche la vita fa numero, sulle buste di semi. E poi cure e luna, e acqua e humus. Paiono deboli, questi cuccioli artificiali (dov'è la sfida, se in tutto c'è business?). Eroi senza nome, malerbe per molti; strappati e avvelenati, straziati e abbandonati, tacciono il dolore e proseguono muti. Brutta storia, nascer poveri: pagar l'odio di una condizione, il reato dell'inutilità (ma chi l'ha deciso, poi?).

E il grano imbiondisce e le piante fioriscono; i viali riaprono e la primavera ritorna. Il rosso contrasta, lo sguardo ci inciampa. Nei campi l'onore, non l'oro, è il valore (sempre che la dignità ancora conti qualcosa). Credo di non aver mai visto nulla di tanto ostinato come la vita.


11 commenti:

avvelenato ha detto...

L'onore non l'oro è il valore. Mi piace. Pare una specie di allitterazione, una specie di paronomasia, una specie di qualcosa che mi piace.

E poi sì, ovviamente il contenuto mi piace molto, lo sai anche tu. Sulla cosa del bios e della vita sai che mi trovi sempre presente. Però non credo che le crepe lo facciano di loro spontanea volontà. In una piantina che cresce nell'asfalto, io non ci trovo una vita ostinata, visto che tutto proviene dalla natura, semmai il segno che l'uomo lentamente sta ritirandosi e che il mondo si prepara a tornare.

Unknown ha detto...

Questa cosa delle piantine spontanee nei crepacci ha sempre commosso anche me.

Bongio ha detto...

Mi pareva giusto omaggiare la vita, tanto più quando pare si faccia di tutto per contrastarla. Sentivo forte il parallelismo con l'umana specie. Chi nasce nella polvere e riesce a farcela, ha una spinta e una tenacia inimmaginabili. Penso che quando si tratta di vivere (dunque vincere) l'ostinazione non possa che essere l'unica alternativa percorribile.

Annalisa ha detto...

E' molto bello. E scritto benissimo.

rossibenedetto ha detto...

Molto bella l'immagine.
E come direbbe Jeff Goldblum in Jurassic Park, la vita vince sempre. Ma forse sarebbe più corretto dire che vince al 99%, giustappunto, perché l'uomo purtroppo non scherza.
Credo che sarebbe giusto installare dei cartelli a circa 10.000-15.000 chilometri dalla crosta terrestre con scritto su "Attenti all'uomo", cosicché i marziani, o chi per loro, se mai esistessero e passassero dalle nostre parti, sarebbero avvisati.

Bongio ha detto...

Ahahaaa! Benni, sei un mito. Se dopo una giornata che ti sei svegliato col mal di testa e hai lavorato controvoglia; dopo una mezzora che a momenti ti viene un infarto perché credi di aver perso le cassette del matrimonio, che a sera arrivi stravolto e ancora devi brigare; ecco, se dopo tutto questo tu hai ancora la capacità di strapparmi un sorriso, allora non puoi che essere un mito. (E mica per niente, io sono strafelice di essere tuo amico).

rossibenedetto ha detto...

Sono contento... Adesso sai cosa faccio? aggiungo questa mia facoltà sul curriculum, magari cambia tutto, eheheh...

Alessandro Gilardi ha detto...

Mio nonno sosteneva che l'asfalto funge da concime. Che in fondo il bitume era fatto col petrolio, e il petrolio era fatto da animali, un po' come lo stallatico. Per questo ai margini delle strade le piante spaccano tutto e vengono su così bene. Mi è sempre sembrata una grande cazzata, ma non gliel'ho mica mai detto. Perché a suo modo era filosofia quotidiana anche quella, forse. O forse una speranza, una rivincita, una beffa (l'uomo che crede di plastificare il mondo e invece lo nutre). No, probabilmente era solo una cazzata.

Angela ha detto...

E' una delle cose più belle, lette ultimamente. Grazie!

Bongio ha detto...

Non mi era mai capitato. Nel senso. In un blog di norma a ringraziare è chi scrive. Non mi era mai capitato di essere ringraziato. Forte! :) E grazie a te.

avvelenato ha detto...

Secondo me i nonni hanno ragione per partito preso. E poi quella, tra tutte le cazzate che mi tocca di sentire ogni giorno, mi pare molto poco cazzata.
Ma comunque. Nascon fiori dove cammina.
Magari c'è passato qualcuno di imporante, o una gnocca da giù il cappello. E sù qualcos'altro.

Oppure insomma fate un po' voi, che volete da me?

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