02 maggio 2009

In sospensione


E vedo quelle montagne, figlie del vento e di immobili cataclismi, grovigli di lana verde rattoppata dalla pietà dei campi, giganti imbrigliati in una rete di sentieri. Le vedo là, sfondo in un quadro di pioppi accarezzati dall'eco d'un temporale. E mi chiedo quante, di queste terse giornate, fossero consuetudine al tempo dei romani.

Vedo il torrente d'asfalto scomparire scintillando sotto l'auto, e rido del nostro torpore da agio e tecnologia. Penso a quanto siano cambiate le priorità se le nuvole tagliate a metà e le gemme dei gelsi sono rimaste emozioni di pochi. Mi accorgo di quanto male impieghiamo il tempo se un uomo riesce a scrivere più di cento canzoni e noi nemmeno una.

C'è più dignità nel sacrificio e più vita nella miseria. C'è che ci si sbatte troppo per sciocchezze e troppo poco per quel che conta davvero. C'è che si preferisce l'apatia al rischio, perché quel che non è grigio può esser bianco ma anche nero. E io vivo in sospensione, vinto da questo ricordo irreale, incendio immenso di un tramonto al fumo di nubi.

7 commenti:

xxWaterVioletxx ha detto...

Molte volte inconsapevolmente si sceglie di sbattersi troppo per le sciocchezze, perchè ascoltare quel che conta davvero fa male e costantemente ci ricorda che magari stiamo vivendo la vita di qualcun altro. Ma che fatica, e chissà quali strumenti complicati servono, per riaggiustarla!

Grilletto81 ha detto...

Credo che basti un po' di buona volontà, e di convinzione nelle azioni. Ho letto da qualche parte che i muri sono solo nella mente: penso sia più di metà di una verità. Nascondersi dietro a un dito è una soluzione agevole, ma poco onesta verso sè stessi. Ho preso coscienza di esser uomo, voglio comportarmi da tale. Vincere o perdere, ma con onore.

xxWaterVioletxx ha detto...

Infatti io son d'accordo con te, ti riporto solo la triste presa di coscienza del fatto che troppa gente vive così: io per prima a volte mi perdo, basta un attimo.

rossibenedetto ha detto...

Quando guardo foto del genere, mi viene voglia di mettermi un cappello rosso in testa, di sedermi un attimo sul divano a riflettere e poi di aprire la porta e cominciare a correre, e continuare a correre.

Grilletto81 ha detto...

Credo che sia una buona idea. Con e probabilmente anche senza cappello.

rossibenedetto ha detto...

Ecco, vorrei fare proprio come lui: http://www.youtube.com/watch?v=wA1_aw2wAYI

Grilletto81 ha detto...

Supponevo ti riferissi a quella scena, ma non ricordavo il particolare del cappellino rosso e ho preferito non osare. Ottimo contributo, grazie.

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