09 aprile 2008

Vento


Spettro incheto in viaggio solo
estro zingaro che in volo
vibra in aria una magia,
della folgor messaggero
vince il senno nel mistero
di un’oscura novità.

Con zampate fredde e astute
le parole rende mute
d’amor ruba la pazzia.
Dei sol passi scricchiolio
perdonato fu il desio
di quest’ombre vanità.

Giovin storni spaventati
nell’oblio trascinati
come foglie volan via.
Siede il vecchio, canta un’era
solo attende che sia sera
timor più ormai non ha.

In maestoso secondar
di notturno comandar,
che di due uno sia.
Perché nessun sento
neanche questo vento
a me strapparti mai potrà.

1 commenti:

sar_1981 ha detto...

letta con tranquillità, rende bene l'idea. Anche se non è così semplice cogliere il senso, mi piace.... Ma come ti viene? NON E' FACILE!

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