12 aprile 2008

Strano mondo


Al mondo ci sono esseri davvero, davvero strani. Se ne trovano un po' dappertutto: dove lavori, in mensa, al volante (uh! quanti lì..), persino nella sala d'aspetto di un medico. Soprattutto nella sala d'aspetto di un medico. Penso che il destino abbia voluto divertirsi, e calcare un po' più la mano proprio in quei pochi metri quadri dove, per natura delle cose, tendono a concentrarsi le disgrazie. Tanto per far ridere un po' anche noi, alleggerendoci in qualche modo l'attesa (di un prossimo passaggio).

Capita così che per una febbre tanto inspiegabile per il modo con cui mi ha travolto quanto veloce ad andarsene (“Mi perdoni, ho sbagliato paziente”) mi trovassi alcuni giorni or sono a girovagare da quelle parti, in attesa di un certificato che mi riabilitasse a vita. Il dottore che mi cura, non lo conosco un granché. Non sono precisamente quello che si definisce il malato-modello: prendo se va bene l'influenzina ogni due o tre anni e di solito me la cavo in proprio, con un paio di compresse di tachipirina e una veloce sudata notturna (influenzina rima con sveltina e scoreggina, non è un caso).

Nella sala ci sono una dozzina di sedie disposte con ordine, un paio di panche di legno e un tavolo basso al centro su cui si impolverano riviste dai titoli a me ignoti, con superdive dalle cosce e puppe in bella vista. Prendo posto. In attesa c'è una signora anziana dai capelli bianchi cotonati e un paio di occhiali di plastica blu scuro. Una di quelle vecchiette tutte d’un pezzo dall'arrabbiatura cronica, capace di farti ritrovare a quel paese ancor prima che tu abbia tempo di accorgertene. Si lamenta con la vicina del fatto che non è giusto che piova proprio quando lei ha bisogno di spostarsi, che non è possibile che ci sia così tanta gente malata, e che comunque no! lei no! a casa senza la sua ricetta proprio non ci torna. - "Ca' agò mia dal teimp da perd, me!" ("Che non ho mica tempo da perdere, io!").

Un tizio dagli occhiali stile NERD anni 70 e un sorriso a bocca semiaperta da mentecatto infila la testa dalla porta di ingresso, realizza la pericolosità di giocare al suo stomaco un brutto scherzo sotto l'ora di pranzo, e fugge via spaventato. - "Si, si! Va' a mansà la pastasùta ca' sarà mei” ("Si, si! Vai a mangiare la pastasciutta, che sarà meglio") lo apostrofa la vecchia appena richiude la porta. - "Si, ma me go' fam, me go' fam!" prosegue, "Chimò fèi du uur a va' a ca' azoi. A Spo' mia stag dèi 'zi tant!" ("Si, ma io ho fame, io ho fame! Qui fino alle due non va a casa nessuno. Non ci si può star dentro così tanto!").

La porta del dottore si apre, ne esce un omino sulla settantina. - "Bravo, bravo! C'è stato solo tre minuti, grazie. Ora ne ho davanti solo otto". Una signorotta soprappeso con la gonnellona a scacchi che non avevo notato prima gli sorride, quasi fosse stato lui a decidere di uscire. Tocca a una coppia di vecchietti. - "Ma voi ci mettete poco, eh? Ah, solo la vaccinazione.. Allora dopo di voi ne ho davanti solo sei: la signora, il ragazzo là nell'angolo, il signore.. no, forse prima il signore, poi il ragazzo, poi lei.. no.." - "Prima ag sum me, po' la siura, po' al ragas" ("Prima ci sono io, poi la signora, poi il ragazzo"). Che ci volete fare? Quel che è giusto è giusto.

Finalmente tocca alla vecchietta. Passano cinque minuti: non esce, dieci: non esce. Dopo un quarto d'ora si apre la porta. - "Iv vist? Azè, s'fà! Mia sta dei a ciciarà. Tze!" ("Avete visto? Così si fa! Mica a star dentro a chiacchierare. Tze!"). Si riveste, saluta, e chiude la porta. E' il mio turno, poco dopo sono fuori. - "Bravo, bravo! Ci ha messo solo due minuti. Ora ne ho davanti solo quattro, grazie!". E' troppo bello esser malati!

2 commenti:

elenina_smile ha detto...

Devo dire che tutte le sale d'attesa sono uguali...La vecchietta rompicoglioni ci vuole sempre. Da me sono sempre quelle tre o quattro comari che si danno il cambio. Mah...Sarà perchè devo attendere sempre due ore prima di farmi visitare, che cerco di andare dal dottore il meno possibile??

sar_1981 ha detto...

questa qui quando l'ho letta, mi sembrava di vedere la saletta d'attesa del mio dottore, anche se la vecchietta brontolona qui era veramente patetica....

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