A te, che m'hai lasciato

In mezzo ad una strada, chi mi riporterà a casa? Te ne sei dipartita così, di punto in bianco, senza nemmeno darmi il sospiro d'un'ultima carezza. Te ne sei andata, e un po', anche se mi pesa ammetterlo, si, un po' mi manchi. Del resto, sei anni non si cancellano così, come passare la scopa sulle briciole.

Te la ricordi quella volta, quando ci incontrammo? Non ero la tua prima esperienza, c'era stato quel signore della città, quel tal Numidio, che tanto ti vezzeggiava coi suoi modi gentili. Passavo di lì per caso, e non potei esimermi dal notare quella tua linea sinuosa che ti faceva così inconfondibile e quella tua tinta unica. Quante ne abbiamo passate insieme, quante scampagnate fuori porta alla domenica! Appena ti stuzzicavo, subito t'accendevi, mai mi deludesti. Fedele, fidata, sempre profumata, non mi negavi mai il tuo morbido abbraccio, o il calore dei tuoi sospiri, quando fuori l'inverno stava ad osservarci. La nostra è stata una storia di quelle che se ne contano poche: mai un incidente di percorso, mai un litigio. Che bei modi avevi! Sempre pronta ad adoperarti quando avevo una valigia pesante da portare o se, lì per lì, sorpreso dal temporale, mi trovavo senz'ombrello. Quant'era dolce il tuo canto, che carica mi dava! Certo, d'inverno anche tu avevi i tuoi crucci, la tosse o la pressione bassa, ma per nessun morbo mi tradisti. Ancora rammento i tuoi occhi, che m'illuminavano la via, e quel tipico fare che solo voi spagnole potete vantare. Quanto mi duole averti perduta!

Più volte t'ammonii di diffidare degli uomini con la cravatta troppo variopinta o il profumo pungente. Non è bastato. A buona ragione sospettavo di quel mercante con i lustrini al collo. Ma ormai tu non vedevi che lui, e ci cascasti, come una novellina! E io? Che posso farci ora? È inutile stare a dilaniarsi, non mi resta che salutarti di lontano, mentre te ne vai per l'ultima volta.. mia amata Seat Ibiza!