28 febbraio 2011

Timeline


E ricomincio da qui. Da quei quattro stracci lasciati ieri, a cercare di comunicare, ricostruire, raccontare. A raccogliere il bello trovato per strada, quasi le parole non avessero abbastanza forza per difendersi (diffondersi) da sole.

Si parlava del tempo. Si pensava a come il futuro fosse tutta un'invenzione, e a quanto il passato cristallizzasse velocemente il divenire. Si diceva delle preoccupazioni. Di tutte quelle attività che occupano la mente in anticipo (pre-occupano, per l'appunto) sottraendo momenti-vita al presente, l'unico tempo che esiste. E pensavo: sarebbe bello vedere la vita come una somma di istanti presenti, una catena di attimi in cui ora faccio quello ora quello. E' un pensiero affilato, me ne accorgo. Si rischia di travisare, smettere di sognare. Trovarsi impreparati e darsi degli ingenui. E' che mi pareva bello, ecco. Vorrei che vi facesse sospirare almeno un briciolo di quello che ha stordito me. Significherebbe che tutto non è ancora perduto.

9 commenti:

Annalisa ha detto...

Attirano, i pensieri separati e presenti.
Ma io sono una che sogna, immagina, costruisce.
In altra vita, scriverò film :-)

Bongio ha detto...

E cose tipo scrivere il film della propria vita? Sarebbe stuzzichevole come idea. Più che altro, quando l'ho sentita mi ha colpito il computo del tempo-vita. Del preoccuparsi un po' come vivere di meno. Mi ha lasciato secco, per dirla alla Caulfield.

rossibenedetto ha detto...

Quando si parla del tempo mi metto sull'attenti come un pastore tedesco che risponde al comando del padrone. Leggendo questo tuo post mi ritornano in mente tante cose che ho scritto in passato. Ed è un post che dà l'assist, vecchio mio. Sì, per certi versi (quasi tutti, a dire il vero) l'unico tempo che esiste è il presente.
L'assist mi è arrivato e dunque ribadisco - in rete, naturalmente, anche se magari non l'ho mai detto da queste parti - che il futuro è il niente che scheggia sul presente e si accende e vive, ormai scontato, nel passato.

Bongio ha detto...

11 dicembre 2010 13:42. Credo sia superfluo chiedersi perché sia disposto ad aspettare tanto un tuo commento, Benni. L'idea del futuro come pietra focaia e il doppio senso sulla rete sono un regalo di quelli che non si scordano. Sei mitico!

Anonimo ha detto...

rossibenedetto, la storia del futuro mi sa che anni fa l'avevi scritta sul vero unico Sito... e poi tolta... giusto?

Jon

Anonimo ha detto...

è vero .. tante volte uno si PREoccupa e "perde" il presente.. ma a volte il presente è l'attesa del futuro che quando si realizza diventa ancora più bello essendo esso la realizzazione di un "passato" tanto desiderato..

S.

Anonimo ha detto...

Sì, Jon, dici bene. Eheheh, uno che si ricorda una cosa del genere o guida le limousine o succhia dosi considerevoli di latte di volpe...

rossibenedetto

Anonimo ha detto...

Comunque, rossibenedetto, in quella frase non c'ho mai capito dentro niente, se vuoi rifarmela...

Jon

rossibenedetto ha detto...

Non te la rifaccio perché non vorrei sorprenderti in una giornata di riflessi lenti, comunque sia c'è sempre tempo, vecchio mio, c'è sempre tempo per capire (il futuro, fra l'altro).

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