05 settembre 2009

Le vie del centro


Le vie del centro hanno sempre un perché, una loro ragione d'essere. Taglian le città dritte come faggi di montagna (e lo vedi bene in centro, dove non le possono cambiare). Le vie del centro sono semplici come chi le ha costruite e pratiche come il tempo che è passato. Nelle vie del centro i lampioni sono appesi fra le case e le finestre sono aperte anche se sotto passa chiunque. Le vie del centro non hanno ombre, o se ce le hanno sono perenni. Le terrazze sono fioriere e i cassonetti sono mignon (eppure sono sempre vuoti). Le vie del centro sono fatte di ciottoli incastrati senza cemento, e le monete cadendo fanno un rumore che senti solo lì. Ti mettono una voglia matta di parlare, comprar pizze al trancio e guardar le vetrine; sono una calamìta naturale per coppie, gruppi di amici e curiosi. Nelle vie del centro non ci sono cartelloni, manifesti e maxischermi: tutto è a misura d'uomo. Le vie del centro sono il primo posto dove nevica quando fa freddo e l'ultimo a svuotarsi quando fa caldo. Sono un puzzle portentoso di culture, colori, abitudini e razze. Sono il quello che bello e il guarda chi c'è, il sai con chi esce e il senti che roba. Sono l'anima e il cuore, la storia e il passato, il presto che è tardi e il ciao ci si vede. E a me piace girarci, di tanto in tanto.

3 commenti:

Avvelenato ha detto...

Ma soprattutto: come hai fatto ad avere la foto di quello scorcio di via del campo? 1) È tua? 2) L'hai messa apposta? 3) Addirittura manco sapevi che quella foto ritrae Via del Campo ed hai avuto una specie di culo mostruoso?

Comechessia, bellissimo post, anche se personalmente lo condividerei solo se non mi scoppiasse la vescica. Sono appena tornato da un matrimonio - evidentemente non il mio - ed urge espletare.

Però ci penso. Ti assicuro che ci penso. Comunque se il contenuto, come sempre nelle cose umane, è passibile di negoziabilità; la forma mi pare davvero semi-oggettiva. Decisamente brillante.

Go on!!

Bongio ha detto...

Ma davvero credevi che le scegliessi a caso, le foto? C'avessi sta fortuna giocherei al Superenalotto: almeno un 4 o un 5+1 lo porterei a casa (quello, sì, che risolverebbe molti problemi). Sono molto felice che l'abbia riconosciuta. Dico davvero. Eri uno dei candidati a farlo, di quelli che avrei sperato mi dicessero qualcosa. L'ho trovata in internet, nella didascalia diceva che il negozio sulla destra è specializzato in De Andrè.

Quanto alla forma, non posso che rallegrarmi: non potendo (oggettivamente) accontentar tutti sulla sostanza, la forma è l'unica cosa su cui si può ancora lavorare, quella su cui posson dirti "potevi far meglio". Un complimento del genere da un futuro famosissimo giornalista vale oro, sappilo! :)

asintoto ha detto...

Io non ho riconosciuto Via del Campo perchè non sapevo com'è Via del Campo. (A Genova ci sono stata una volta sola tanti tanti anni fa e saprei riconoscere giusto l'acquario...)

Però riprendo punti perchè nell'altro post ho riconosciuto l'ascensore di Shining!

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