27 settembre 2008

Arcipelago Arcobaleno


Fantasticavo sui bambini del cielo. Pensavo a quando di nascosto dai grandi mettono in funzione la macchina della pioggia, e osservano divertiti il fiorire per le strade dell'Arcipelago Arcobaleno.

Isole che si incrociano,
si incontrano e si scansano;
isole in cammino
fra le gocce che rimbalzano;
isole gialle, isole rosse,
isole piccole, isole grosse;
isole doppie di fidanzati,
di giornali, per gli smemorati;
ricurve e inarcate: cappelli di vecchi,
mantelli di fate riflessi da specchi;
fra flutti distanti, asfalto e colori,
teste di viandanti e nasi sognatori.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Cioè, questi si divertono a pisciarti in testa e te pensi che gliene freghi qualcosa dei mantelli di fate?

Grilletto81 ha detto...

Lascio ad ognuno l'interpretazione che più gli si confà.

Anonimo ha detto...

Comunico ai bambini del cielo che io sono il viandante con l'ombrello arancione. Già, l'ombrello... Il dettaglio degli ombrelli l'ho capito soltanto dopo aver parlato dal vivo con l'autore. Ho così potuto constatare che tutto il testo si fonda su una logica ben precisa, dunque non mi resta che pronunciarmi su ciò che mi ha trasmesso la composizione. Credo che questo componimento rappresenti un passo indietro nel tuo percorso poetico. In passato hai proposto idee ben più interessanti. Non so di preciso cosa ti sia passato per la testa a proposito di Arcipelago Arcobaleno (mi riferisco all'idea nuda da convertire in lingua italiana), comunque penso che la traduzione dell'idea forse poteva riuscirti meglio, soprattutto nella confezione del testo (nella scelta delle parole e di immagini più incisive). Il fatto di non aver capito certe cose da solo non so quanto ridimensioni le mie capacità intuitive: forse in parte è per via di espressioni non particolarmente chiare e significative.

rb

Grilletto81 ha detto...

Resto al contempo sorpreso e deluso che questo componimento non abbia riscosso il successo atteso. Immagino sia abbastanza difficile estraniarsi dal ruolo di autore, ma sinceramente mi pareva che l'idea fosse valida e che la forma non risultasse poi tanto incomprensibile (dato che qualcuno è riuscito ad azzeccare tutti i significati al primo colpo). Per quel che riguarda lo schema, non mi sentirei di dare un giudizio poi così negativo, in fondo le rime ci sono e anche la metrica (seppur a coppie di versi) è rispettata. Mi sembrava un lavoro non ottimo, ma quantomeno discreto. Ma come detto, è difficile estraniarsi dal ruolo di autore. E dato il riscontro medio che ho avuto, mi convinco che il lavoro non sia poi questo granché. Quale fra quelle che hai evidenziato ti ha dato più fastidio, rb? (Già mi conosci e non c'è bisogno di dirlo, ma non aver timore a esprimere critiche. Se ho compiuto un passo indietro vorrei correggere l'errore per non ripeterlo).

Anonimo ha detto...

Bello il post. Mi piace specialmente la seconda poesia con il suo incidere un po' sotteraneo e offuscato ...

Anonimo ha detto...

Beh, Grilletto, ho parlato di passo indietro perché quando leggo qualcosa di tuo mi tornano alla mente testi come "Il burlone" e soprattutto "Vento". Quest'"Arcipelago Arcobaleno" non mi ha convinto proprio come idea: mi sembra tutto troppo sofisticato, complicato, mi sembra un'idea resa tirandola per i capelli, se così posso dire. Ecco, forse è troppo surreale come idea, come scena descritta, come realtà proposta. A cominciare dai bambini del cielo: chi sono? Lo so, giochiamo pure con la fantasia, ma mi sembra tutto troppo in bilico tra l'assurdità e qualcosa, invece, di plausibile, di accettabile come storia, come scenetta, come racconto in se stesso (quello che succede, insomma, quello di cui parli). E' per questo che non mi convince. Non mi pronuncio tecnicamente, anche perché la lettura mi sembra scorrevole, del resto sei abile nella stesura in versi e nella sistemazione delle rime. Ecco tutto. La mia opinione sull'idea l'avrei espressa allo stesso modo anche se avessi compreso tutto senza l'ausilio dell'autore. Questo mio ultimo intervento non è sulla comprensibilità. Comunque credo che sia una complicatissima questione di gusti. Magari altre nove persone dopo di me apprezzeranno l'idea e tu realizzeresti che il contenuto ha una gradazione di apprezzabilità pari al novanta percento.

rb

Grilletto81 ha detto...

Tutto chiaro, sei stato molto preciso come al solito. Vedrò di regolarmi per l'avvenire. Grazie per la critica.

Anonimo ha detto...

Sappi che io - nonostante la realtà e gli anni costringano le persone al disincanto - credo ancora alle favole, quindi fai presto, visto che ne hai una in serbo. Di solito quando covi per molto tempo un testo, alla fine concretizzi alla grande, dunque scalpito...

rb

Anonimo ha detto...

CHE FAI TI COMMENTI DA SOLO?????

Grilletto81 ha detto...

Caro Anonimo, se fossi così gentile da indicarmi di cosa stiamo parlando, potrei soddisfare la tua curiosità. Così, a bruciapelo, risponderei di no. Ma può essere che l'abbia fatto in sogno e non me ne sia accorto.. :)

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