02 maggio 2008

Sopra la mala progettazione


Le matite, per esempio. Oggi ne hanno inventate di bellissime, quelle con la punta che esce cliccando un pulsantino o la gomma che si allunga ruotando il tappo. Una volta non era così, c'erano quelle di legno con le righe gialle e nere, da temperare spesso.

Indubbiamente la tecnologia ci ha fatto un bel regalo. Anzitutto perché ci evita di comprare assieme alla matita anche un temperamatite, ma soprattutto perché pone finalmente fine a uno spreco tanto evidente quanto taciuto: l'inutilizzo della parte finale. Voglio dire, finché la matita è lunga la si tempera facilmente, e non ci sono nemmeno problemi a impugnarla. Ma quando diventa corta, chi è più capace di usarla senza ricorrere a improbabili contorsioni delle dita? Non è mica facile. E allora che si fa? Alcuni preferivano, data l'ultima temperata, usare il mozzicone fino all'ultimo, finché la punta da acuminata si riduceva a un piatto che produceva un tratto assolutamente illeggibile. Altri (i più) erano costretti a buttarla via.

Ma mi dico io: possibile che nessuno ci abbia mai pensato? In fondo non ci voleva tanto: bastava fare una parte finale con il solo legno. Le case produttrici ci avrebbero risparmiato sulla grafite, e pure i consumatori avrebbero cestinato la cariatide con un po' più di leggerezza. Eppure non l'hanno fatto. Perché?

8 commenti:

alchi_mia ha detto...

:o) esistevano in commercio degli "estensori" di matite.. Ce la infilavi dentro e la potevi utilizzare fino in fondo... Ne ho ancora uno a casa! te lo faccio vedere, se ti va..

Anonimo ha detto...

Penso che l'idea della parte finale in solo legno un giorno sia venuta in mente a qualche progettista di matite (che preso dall'imbarazzo di non averci pensato prima, non ha avuto il coraggio di mettere in commercio un tale modello rivoluzionario). E' probabile che il tizio in questione, per rifarsi, abbia proposto sul mercato direttamente la moderna matita a mina. Comunque sia, la sua carriera è stata irrimediabilmente segnata dall'intuizione ritardataria dei due centimetri finali di legno.

rb

lamogliedicolombo ha detto...

un po' come l'uovo di Colombo (ma quello che non e' mio marito!) bastava pensarci :)

Anonimo ha detto...

Non ti viene in mente che forse operativamente costava di più fare la parte finale solo in legno che sprecare della grafite?

Grilletto81 ha detto...

E' probabile. Forse è proprio questa la spiegazione. Buona osservazione.

Effetto Pauli ha detto...

Ok. È stata già detta quella cosa del costo del legno.
Comunque ti ho linkato, anche perché trovare uno che sa mettere gli accenti e usare le coniugazioni al giorno d'oggi non è facile.

Bongio ha detto...

Ti ringrazio. Contavo anch'io di memorizzare il tuo link, ci sono un sacco di cose che non ho visto e che volevo leggere con più attenzione. Arileggerci su questi o altri schermi, allora :)

Effetto Pauli ha detto...

Ooh yeah

Posta un commento