27 maggio 2015

La pagella personale online



E' inutile negarlo: nell'era dei social tutti vogliono esprimere giudizi. Non è un caso che nel giro di pochi anni siano nati portali come TripAdvisor, Booking e compagnia bella. La cosa di per sé, oltre ad avere grande utilità per chi cerca, è anche un metro importante per chi offre: se io sono un ristoratore e tutti scrivono che il mio risotto fa schifo, un pensierino alla mia ricetta potrei pure farcelo.

E niente, con questa idea mi sarebbe venuto in mente di inventare la pagella personale online. In pratica, si crea un portale dove chi vuole (solo chi vuole, sennò il garante della privacy si arrabbia) si iscrive e si mette in gioco. Chi lo conosce, o semplicemente ha avuto a che fare con lui, gli può lasciare una recensione. Una cosa del tipo: «Anche se lo insulti, ti ringrazia: 5 stelline» oppure «Non è mai disponibile, grandissimo bastXXX, figlio di XXX: 1 stellina». I giudizi sarebbero anonimi (altrimenti, chi avrebbe il coraggio?) e controllati contro lo spam.

In questo modo, uno si regola: capisce se è un buon essere sociale o se deve cambiare qualcosa nei comportamenti. Certo, essendoci l'anonimato può pure capitarti l’invidioso che ti insulta senza ragioni, ma nella media il metro dovrebbe avere senso. Io dico che qualcuno prima o poi lo inventa. E magari ci fa pure i soldi.

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